
La dicitura “senza zuccheri aggiunti“, frase comunissima in diversi prodotti naturali e ipocalorici è costata una multa di 40.000 euro alla nota azienda produttrice di confetture Rigoni.
L’antitrust infatti, ha multato l’azienda per “pubblicità ingannevole ” e per la violazione del Regolamento Claim 1924/2006 CE secondo cui la definizione “senza zuccheri aggiunti” sarebbe ammessa «solo se il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti”. Se l’alimento invece contiene naturalmente zuccheri bisogna indicare sull’etichetta la dicitura “Contiene in natura zuccheri”.
La confettura incriminata, incorporando succo e purea di frutta, oltre ad essere incompatibile con la dicitura “senza zuccheri aggiunti” conterrebbe una quantità zuccherina compresa tra i 33 e i 38 grammi ogni 100 di prodotto anziché gli o,5 massimi, diventando così uno specchietto per le allodole per quei consumatori che acquistano questo genere di alimenti credendoli adatti ad una dieta ipocalorica.
Nel caso della Rigoni poi questa espressione compariva dal 2009 non solo sulle etichette dei vasetti ma anche negli spot e nelle promozioni televisive in onda sulle reti Mediaset.
E’ bene precisare che questo è solo l’ultimo caso di pubblicità ingannevole. Nei mesi scorsi infatti sono state accusate dello stesso reato anche le ditte Zuegg (che ha avuto una multa di 100.000 euro) e Hero Diet (200.000 euro di multa!).