
Secondo le rivelazioni della Coldiretti nel 2012 sarebbe riuscita ad entrare in Italia, udite udite, merce per circa 85.000 tonnellate di peso, pomodori per la maggior parte contenenti importanti quantità di residui chimici.
E questo non sarebbe il solo dato allarmante. Oltre ai pomodori infatti, ad arrivare direttamente sulle tavole degli italiani ci sarebbe anche il miele naturale cinese che, a dispetto del suo nome, avrebbe ben poco di naturale tanto da essere stato protagonista di un allarme UE che lo indica come contaminato da OGM illegali.
Il terzo posto in questa disastrosa classifica sarebbe poi occupato dal pepe indiano e dalle arance egiziane anch’essi fortemente irregolari dal punto di vista della contaminazione.
Per completezza di informazioni, c’è da ammettere che anche il resto dell’Europa se la passa male. Secondo la Coldiretti infatti “lo scorso anno l’80% degli avvertimenti per rischi alimentari è stato provocato da cibo low cost proveniente da Paesi extra-Ue. Sul podio, nell’ordine, Cina, India e Turchia“.
L’importazione di questo tipo di merce, meglio conosciuta come “low cost” visti i prezzi molto bassi -ottenuti grazie alla mancanza di controlli- ha massacrato il mercato del Made in Italy e allo stesso tempo, essendo la qualità dei prodotti molto scarsa, rischia di causare seri danni alla salute dei consumatori.
A proposito di queste rivelazioni, il presidente della Coldiretti, Sergio Marini ha invitato la UE a riflettere sul fatto che “la riforma della Pac che si prepara deve premiare chi lavora e vive di agricoltura, chi produce cibo e chi lo fa in modo sostenibile“.