Sale: il “vizietto” degli italiani

Ce lo ripetono da sempre: consumare troppo sale fa male alla salute!

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) suggerisce di non superare i 5 g al giorno ma, dalle ricerche effettuate dai medici dell’ANMCO, gli italiani mangiano troppo salato. I dati sono omogenei su tutto il territorio italiano anche se esiste una lieve disparità tra il Nord, un pochino più salutista, e il Sud. Tutte le regioni comunque mostrano un consumo medio di sale superiore ai 9 grammi di sale per gli uomini e ai 7 grammi per le donne. Sapevate che un cucchiaino da tè in meno di sale ogni giorno potrebbe evitare 67mila casi di infarto all’anno e 40mila ictus?

Al fine di tutelarci è importante prestare attenzione agli alimenti che portiamo sulle nostre tavole anche se il sale, in particolare, può essere presente in quantità elevate anche negli alimenti più insospettabili. Esaminiamone alcuni:

– una fetta di pane contiene in media 0,15 g di sale mentre un pacchetto di cracker 0,3 g;

salumi e insaccati: 50 g di prosciutto crudo contengono 1,3 g di sodio, 50 g di prosciutto ne contengono circa la metà;

– la tanto amata pizza può contenere fino a 2 g di sodio;

– il pollo crudo confezionato contiene spesso una soluzione di sale da tavola addizionato. 100 grammi di bocconcini di pollo congelati possono contenere 600 mg di sodio;

– le zuppe in scatola possono contenere la razione di sale di una giornata intera.

Particolarmente “visto male” è da sempre anche il  dado da brodo dove il sale è l’ingrediente principale.

Per rimanere nei parametri consigliati dall’OMS occorre abituarsi ad aggiungere pochissimo sale agli alimenti o a non aggiungerne affatto, insaporendo i nostri piatti con spezie, limone o aceto. La riduzione del consumo di sale aiuta a favorire l’abbassamento della pressione sanguigna e a prevenire lo sviluppo di ipertensione.

La soluzione è facile e veloce, basterà portare in tavola numerosi condimenti naturali che possono contribuire ad insaporire i nostri piatti! Per prima cosa ci sono i contorni (patate, pomodori lattuga, spinaci piselli e chi più ne ha più ne metta!), le erbe aromatiche, gli ortaggi piccanti (aglio, cipolla, erba cipollina, ecc.), le spezie (pepe, peperoncino, noce moscata, ecc.), gli aceti, lo yogurt, i semi oleosi (mandorle).

E’ vero, il processo di “disintossicazione” dal sale può essere faticoso ma, ora che conosciamo gli effetti collaterali e anche una serie di possibili sostituti perché non provare?