
Nonostante il divieto della Comunità Europea di “commercializzare, importare, fabbricare o esportare prodotti che imitano generi alimentari” e l’impegno degli Stati membri di “adottare le misure necessarie per interdire la commercializzazione, l’importazione, la fabbricazione e l’esportazione di prodotti che, pur non essendo generi alimentari, vi assomigliano e possono essere confusi con questi ultimi per forma, odore, colore, aspetto, imballaggio, etichettatura, volume, dimensioni o altre caratteristiche” c’è sempre qualcuno che prova a fare il furbetto.
L’ultimo caso di sequestro da parte dei NAS riguarda le candele a forma di pasticcino della ditta Maison du Monde.
I pasticcini in questione, piccoli, colorati e profumati rappresentano un vero e proprio rischio per i più piccoli che potrebbero facilmente scambiarli per dolcetti veri.
Il divieto è chiaro e il pericolo è reale ma, nonostante questo la Maison du Monde continua a vendere on-line questo genere di prodotti.
Maison du Monde non è l’unica “colpevole” in tema di cibo finto, lo scorso mese di giugno, infatti, anche la città di Palermo è stata teatro di un’operazione della guardia di finanza, ben 38.000 oggetti raffiguranti pomodori, panini, coppette di gelato, biscotti e cioccolatini sono stati sequestrati.
Negli anni, diverse volte si è verificata questa situazione di “allerta” questo particolare tipo di oggetti in Italia ha anche ottenuto un nome che li identifica univocamente: i “similalimenti“, prodotti apparentemente alimentari ma in realtà destinati ad altri usi.
Tra gli articoli più comuni si trovano similalimenti con magnete raffiguranti frutta, dolci per la colazione, fette di pizza e altro ancora. Lo scopo del magnete è l’attacco a superfici metalliche in particolare quelle dei frigoriferi.
Dal 2005 al 2011 sono state registrate complessivamente dal RAPEX più di 180 notifiche relative ai prodotti confondibili con alimenti (food imitating products).