
La settimana scorsa, è stata revocata, su rinuncia, l’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso umano «Bidiabe».
A comunicarlo è l’Aifa, che riporta la comunicazione della Gazzetta Ufficiale:
Con la determinazione n. aRM - 239/2013-8055 del giorno 04/10/2013 e' stata revocata, ai sensi dell'art. 38, comma 9, del decreto legislativo 24/04/2006, n. 219, su rinuncia della ditta SANOFI-AVENTIS S.P.A. l'autorizzazione all'immissione in commercio del sottoelencato medicinale, nelle confezioni indicate: Medicinale: BIDIABE Confezione: 019751027 Descrizione: "125 MG + 30 MG COMPRESSE" 20 COMPRESSE
Una vittoria per la Società Italiana di diabetologia che, già a settembre, aveva attirato l’attenzione sul fatto che solo i pazienti italiani fossero ancora in terapia con questo farmaco ricco di fenformina, notoriamente pericoloso e, proprio per questo, sostituito in tutto il mondo dalla metformina.
Il comunicato ufficiale del Siditalia recita così:
«La fenformina è entrata in commercio molti anni fa, quando le regole per verificare la sicurezza di un farmaco erano decisamente meno ferree di quelle vigenti. Eppure è restata disponibile fino a qualche giorno fa, e adesso ritirata dal commercio solo grazie all’iniziativa dell’azienda produttrice (che ha fatto tesoro delle segnalazioni delle società scientifiche di diabetologia) e non su indicazione dall’agenzia regolatoria. Tutto questo mentre altri farmaci per la cura del diabete di ultima generazione, ormai dimostratisi sicuri, restano vincolati a incomprensibili piani terapeutici e tetti di spesa (…) La Sid, nell’augurarsi che anche i pazienti italiani possano usufruire pienamente delle terapie per il diabetiche di ultima generazione ricorda a tutte quelle persone con diabete che fossero in terapia con Bidiabe di rivolgersi a uno specialista diabetologo o al proprio medico di famiglia, per la pronta sostituzione del farmaco».