
Chi non ha visto almeno una volta lo spot del detersivo Dash ideato dall’agenzia Saatchi & Saatchi in cui Dash proclama la sua maggiore efficacia rispetto al principale concorrente?
E chi non si è chiesto almeno una volta quale fosse il prodotto in questione?
Per i più esperti, la risposta sembra essere scontata e il famoso principale concorrente sarebbe il detersivo Dixan di Henkel.
La famosissima pubblicità afferma: “un misurino di Dash smacchia come un misurino e mezzo del principale concorrente”. Ma è davvero così? L’autorità garante della concorrenza e del mercato non pensa.
A seguito di una verifica infatti, risulterebbe essere inesistente “una sostanziale superiorità in termini di caratteristiche ed efficacia” del detergente Dash rispetto a Dixan.
Per questi motivi, l’Antitrust ha impedito di continuare a diffondere lo spot, e ha condannato la società a pagare una multa di 100mila euro.
A poco è servita la linea di difesa adottata da Procter e Gamble (l’azienda produttrice) i cui avvocati hanno affermato che l’obiettivo della campagna non era quello di denigrare il “principale concorrente”, bensì quello di “veicolare ai consumatori il messaggio di un corretto utilizzo del prodotto visto che il consumatore italiano tende a usare il detersivo liquido in quantità troppo elevate cosa che invece sconsiglia il produttore del detersivo di riferimento.