Bufala Barilla in rete, attenti a quello che leggete!

Chiunque ha letto l’avviso almeno una volta, la pasta Barilla non s’ha da comprare, ne ora ne mai!

Scherzi a parte, l’avviso di cui parliamo e che è stato distribuito anche nelle scuole, dice così:

BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito),derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile.
l’UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in climi non adatti badando solo alla quantità, distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene
micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee.
(…)  Boicottare la Barilla è cosa saggia perchè dobbiamo comprare solo pasta da grano duro coltivato in Italia e Biologico, senza micotossine, né pesticidi né OGM.
E’ presente con i seguenti marchi:
Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello, Panem.”

In realtà, questa è solo l’ennesima bufala creata ad arte da buontemponi….

La Barilla stessa infatti, con un comunicato apposito sul sito ufficiale ha smentito la notizia scivendo così: “Le falsità che girano in rete dalla fine del 2011 – che la Barilla sarebbe americana e utilizzerebbe grano “ammuffito” sono le due principali – continuano a circolare sporadicamente.  Barilla non utilizza materie prime geneticamente modificate e i livelli di micotossine o contaminanti sono sempre al di sotto dei limiti fissati dalle normative sulla Sicurezza Alimentare, a loro volta già ampiamente protettivi per la salute delle persone. Il Gruppo Barilla da sempre persegue politiche di elevata qualità, sostenendo rilevanti costi per garantire la sicurezza dei suoi prodotti . Si specifica infine che la Barilla non è proprietaria dei marchi Motta, Tre Marie, le Spighe e Panem, come affermato nel messaggio menzognero che ancora circola in rete.”

State attenti alle bufale che circolano in rete e documentatevi prima di contribuire alla diffusione di notizie sicuramente false!