Apple dice no al bitcoin

Apple non ne vuole proprio sapere, da più di un anno rifiuta le applicazioni che accettano pagamenti in bitcoin.

Per chi non lo sapesse il bitcoin è una valuta elettronica nata nel 2009. Lo pseudonimo del suo inventore è Satoshi Nakamoto, ma la sua vera identità è sconosciuta. Questa moneta virtuale ha lo scopo di comprare beni concreti e può anche essere venduta in cambio di denaro corrente. 

La motivazione del rifiuto dell’azienda californiana sarebbe da attribuire al fatto che i bitcoin non si possano considerare una valuta reale e che non siano consentiti in tutte le aree in cui le app sono disponibili senza contare che potrebbero creare problemi ai sistemi per iPhone basati su carta di credito Square e iZettle.

La motivazione è semplice: secondo Apple, pur non essendo illegali per principio, i bitcoin non si possono considerare una valuta e non sono consentiti in tutte le aree in cui le app sono disponibili. I pagamenti in bitcoin, inoltre, potrebbero creare problemi ai sistemi per iPhone basati su carta di credito Square e iZettle.