
Un emendamento del governo, inserito nella legge stabilità, istituisce presso la Presidenza del Consiglio un fondo per i nuovi nati in cui confluiranno i circa 22 milioni di euro residui del precedente “Fondo di credito per i nuovi nati”.
Vediamo come funzionerà il Bonus bebè 2014?
Allo stato, due sono gli strumenti principali su cui, negli ultimi anni, i genitori hanno potuto contare al momento della nascita di un figlio.
Da una parte i “buoni lavoro”, messi a disposizione dallo Stato alle madri lavoratrici, istituiti nell’estate del 2012.
Essi consistevano nell’erogazione di un contributo di 300 euro mensili per il pagamento della baby-sitter o dell’asilo nido (pubblico o privato), per un periodo massimo di 6 mesi. Condizione fondamentale era che la madre tornasse comunque al lavoro.
Dall’altra parte c’è invece il Fondo di credito per i nuovi nati, istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia, per la concessione di prestiti a famiglie con un nuovo figlio nato o adottato, attraverso il rilascio di garanzie alle banche o agli intermediari finanziari.
Proprio in questo fondo dovrebbero confluire le nuove risorse previste dal governo con la legge di stabilità.
Le banche e gli intermediari aderenti all’iniziativa si sono impegnati ad applicare ai prestiti garantiti dal Fondo un Taeg fisso, non superiore al 50% del Tegm sui prestiti personali in vigore al momento in cui il prestito è concesso.
I genitori potranno, così, richiedere prestiti agevolati fino a 5 mila euro, da restituire in 5 anni.