
Tormento mini- Imu. Chi la deve pagare e come si calcola. Queste le domande che tutti noi, “poveri” contribuenti, ci poniamo!
Gli immobili coinvolti nel pagamento della Mini- Imu sono quelli situati nei Comuni dove l’aliquota è stata portata oltre il 4 per mille e comunque mantenuta entro il 6 per mille.
Nello specifico, i beni immobili su cui graverà il tributo sono:
l’abitazione principale,
l’abitazioni assegnate dalle cooperative a proprietà indivisa,
le abitazioni degli Iacp,
l’ex casa coniugale assegnata dal giudice della separazione,
le abitazioni del personale del comparto sicurezza,
i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, purché iscritti nella previdenza agricola.
Sono incluse inoltre le pertinenze delle abitazioni principali o assimilate, nei casi di vani di appartenenti ad anziani o disabili domiciliati in case di cure, ad appartamenti concessi in comodato a figli o parenti di primo grado in linea retta, così come per i cittadini residenti all’estero ma proprietari degli immobili.
Rimane esentata la fascia dei fabbricati rurali strumentali, visto che, per questi ultimi, era vietato innalzare l’aliquota oltre la quota predefinita.
Come di calcola la mini Imu?
Entro lo scorso 9 dicembre i Comuni avrebbero dovuto ufficializzare l’aliquota finale 2013 per gli immobili, pubblicando la relativa deliberazione sul proprio sito ufficiale. Qualora questo non fosse avvenuto, la legge dice che andrà applicata l’aliquota in vigore precedentemente, ma nonostante ciò consigliamo, comunque, ai contribuenti di verificare con gli uffici l’aliquota nel proprio Comune.
Una volta conosciuta l’aliquota, si potrà procedere al complesso calcolo.
Innanzitutto si calcola la rendita, partendo dal valore catastale posseduto dall’immobile, cioè scritto nell’atto di compravendita o comunque reperibile tramite rapida visura.
Quindi si calcola:
1.( Rendita catastale + 5% ) x 160, con 5% che coincide alla rivalutazione e 160 come abituale moltiplicatore
2. Possiamo ora conoscere l’ammontare dell’Imu completa, in base all’aliquota applicata dal Comune, che, per la mini Imu, sarà tra il 4 e il 6 per mille.
Ulteriori sottrazioni di 50 euro andranno applicate per ogni figlio al di sotto dei 26 anni presente nel nucleo ivi residente.
3.A questo punto, dobbiamo però conoscere a quanto ammonterebbe l’Imu, qualora fosse applicata l’aliquota base del 4 per mille, ripetendo esattamente il precedente passaggio ma con aliquota standard.
Dunque:
Rendita rivalutata del punto 1 x 4/1000 – 200 – eventuali figli a carico
e si ottiene così l’Imu base.
4. Ora, è necessario trovare la differenza esatta tra i due importi, quello con aliquota aumentata meno il risultato con percentuale base del 4 per mille.
5. Infine, poiché il risultato ottenuto non andrà pagato per intero ma solo per il 40%, andrà effettuato un ulteriore passaggio, calcolando il valore corrispondente rispetto al risultato ottenuto al punto 4.
Quali sono i metodi di pagamento ammessi?
I metodi di pagamento accettati dai Comuni sono i soliti: modello F24, nel campo “Sezione Imu e altri tributi locali”, scrivendo il Codice catastale del Comune di riferimento sotto lo spazio “Codice ente/Comune”, oppure tramite bollettino postale, che dovrà contenere il numero di conto corrente 1008857615.
I codici tributo rimangono i soliti,
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3912 abitazione principale e relative pertinenze
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3914 terreni
In conclusione, occorre precisare che la la legge di stabilità 2014 contiene altresì una norma che concede un termine di scadenza fino al 16 giugno 2014, per evitare interessi e sanzioni nell’ipotesi di insufficiente versamento, e si applicherà anche alla mini Imu.
Insomma, la scadenza è il 24 gennaio, ma entro il 16 giugno non si corre alcun rischio.