
Gli ingredienti raffinati rientrano nella nostra alimentazione quotidiana, e spesso li usiamo senza nemmeno rendercene conto.
Lo zucchero
La classiche merendine che acquistiamo, ad esempio, sono molto ricche di zucchero e non sempre questo fa bene.
Spesso può essere la causa di molte malattie, dal diabete all’obesità, dall’ipertensione ai danni al fegato. Per non parlare poi delle malattie cardiocircolatorie.
Per tali ragioni andrebbe notevolmente ridotto il consumo di questo ingrediente. Occorre altresì tenere conto del fatto che nel processo di raffinazione, questo ingrediente rimane impoverito di sali minerali e di proteine ed inoltre nel corso di tale procedimento si ricorre all’uso di calce e zolfo.
Il sale
Sull’argomento sale è già intervenuta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Da essa sono arrivate delle raccomandazioni ben precise: non superare mai i 5 grammi di sale al giorno.
L’uso del sale è strettamente collegato alle malattie cardiovascolari e andrebbe ridimensionato, soprattutto in situazioni di ipertensione.
Ad ogni modo, è bene sapere che il normale sale da cucina potrebbe essere sostituito da quello integrale, che, a differenza di quello prodotto industrialmente, è ricco di sali minerali, come il potassio, il calcio, il magnesio e lo iodio.
La farina 00
La farina 00 appare come l’ingrediente di base di molti prodotti. Il problema è rappresentato dal fatto che, con la raffinazione, questo cibo perde molti contenuti nutritivi, soprattutto il germe contenuto nei chicchi, che abbonda di aminoacidi, oltre ai sali minerali e alle vitamine B ed E. Alcuni esperti hanno messo in evidenza che la farina 00 può portare un aumento della glicemia.
La conseguenza dunque sarebbe l’aumento dell’insulina e, quindi, un accumulo maggiore di grassi. In questo modo l’organismo in generale si indebolisce e diventerebbe maggiormente esposto al rischio di incorrere nelle malattie, compresi i tumori. Meglio, quindi, preferire il consumo della farina integrale.
I grassi idrogenati
I grassi idrogenati sono presenti in molti prodotti industriali, dai piatti già pronti ai surgelati, dalla margarina alle merendine. Questi grassi aumentano il livello di colesterolo nel sangue.
In tal modo i vasi sanguigni diventano meno flessibili e ciò provoca conseguenze sulla pressione sanguigna.
L’olio di palma
Dobbiamo stare molto attenti anche all’olio di palma, perché spesso le etichette non riportano in modo chiaro la sua presenza, ma lo indicano come olio vegetale. Questo olio contiene molti grassi saturi, il cui consumo è pericoloso. Sono proprio questi grassi che espongono al rischio di incorrere nelle malattia che riguardano l’apparato cardiovascolare.
Sicuramente molto più salutari sono gli oli vegetali biologici o l’olio extravergine di oliva.