Direttiva Ue: maggiori tutele per chi viaggia in aereo

 

Lo scorso 5 febbraio il Parlamento europeo ha votato in prima lettura un progetto di legge che recepisce e allo stesso tempo modifica la proposta di aggiornamento della normativa esistente, messa a punto dalla Commissione europea, in materia di ritardi o disguidi per chi viaggia in aereo.

Si è cercato di favorire sempre più la protezione dei consumatori, prevedendo ad esempio l’obbligo per le compagnie aeree, in caso di ritardo, di fornire informazioni entro trenta minuti dall’orario iniziale di partenza.

Allo stato attuale, invece, è previsto un generico obbligo di informazione.

In caso di reclamo inviato ad una compagnia aerea si introduce il silenzio assenso: se entro due mesi non si riceve alcuna risposta le richieste si considerano accolte.

Se invece la compagnia rifiuta le richieste del passeggero ritenendo ad esempio che il disguido è imputabile a circostanza del tutto eccezionale, dovrà essere fornita una spiegazione scritta ed esaustiva.

Sono, inoltre, state riviste le compensazioni pecuniarie in caso di ritardo del volo e soprattutto è stato previsto l’obbligo per i vettori di sottoscrivere polizze o accantonare somme a tutela dei passeggeri in caso di fallimento, cosicché chi ha già comprato il biglietto non rischi di restare senza volo e senza denaro.

La Commissione europea dovrà adesso decidere se accogliere la proposta del Parlamento così com’è, o se discuterla al fine di individuare un altro testo.