
E’ stato definito Schengen della salute perché dopo il trattato di Schengen, che ha favorito la libera circolazione dei cittadini europei in tutti i Paesi dell’Unione, sarà possibile fare la stessa cosa per curarsi.
Il Consiglio dei Ministri, infatti, il 28 febbraio scorso ha approvato un decreto che recepisce la direttiva europea sull’assistenza sanitaria transfrontaliera sancendo di fatto il diritto di potersi curare in qualunque struttura sanitaria pubblica dei paesi dell’Unione europea.
Viene meno, in tal maniera, il vecchio sistema che prevedeva l’obbligo di autorizzazione preventiva per recarsi all’estero per le cure.
Restano, tuttavia, alcune limitazioni come le lunghe degenze, i trapianti di organi e le vaccinazioni.
Per avere maggiori informazioni, da oggi il Ministero della Salute aprirà il sito www.dovesalute.gov.it
Questo strumento servirà ad agevolare l’uso dei servizi sanitari e sociosanitari che costituiscono la rete sanitaria italiana ed europea, con informazioni chiare per i cittadini italiani e per quelli degli altri paesi dell’Unione europea.
Occorre precisare che sarà possibile curarsi ovunque, ma allo scopo di non innalzare i costi della sanità pubblica; il Servizio sanitario nazionale rimborserà solo le somme pari a quelle che sono previste nelle regioni di appartenenza dei pazienti.