
Lo scorso 3 marzo è partito il Sistri 2014 al fine di agevolare il passaggio del tracciamento dei rifiuti tradizionale a quello digitale.
Questo strumento rappresenta la seconda fase del passaggio al database telematico dei rifiuti: dopo il via al tracciamento elettronico da parte dei gestori, adesso anche imprese e privati dovranno adeguarsi al nuovo sistema.
Nello specifico, dovranno adattarsi gli enti o le imprese produttrici iniziali di rifiuti pericolosi, i Comuni e le imprese di trasporto di rifiuti urbani nella regione Campania, gli operatori intermediari, gli enti o le imprese di raccolta/trasporto rifiuti pericolosi a titolo professionale, gli enti o le imprese per il recupero, il trattamento, lo smaltimento, il commercio, l’intermediazione di rifiuti pericolosi ed infine, dallo scorso primo ottobre, i nuovi produttori di rifiuti pericolosi.
Il contributo andrà pagato entro il 30 aprile 2014: i produttori di rifiuti speciali pericolosi oltre alle versioni classiche, dovranno ricorrere alla modalità elettronica di registro carico/scarico e trasporto (cioè le schede“registro cronologico” e“movimentazione”); i produttori dovranno compilare il modulo produzione rifiuti-dati qualitativi e quantitativi nella scheda cronologica e la movimentazione – trasporto; i trasportatori dovranno invece compilare il modulo cronologico-stampa la scheda della movimentazione-trasporta i rifiuti; infine chi riceve i rifiuti dovrà compilare il modulo cronologico e la scheda movimentazione – firma della copia cartacea di accompagnamento da lasciare al trasportatore.
Ulteriori adempimenti previsti sono il tracciamento dei rifiuti per via cartacea entro il 31 dicembre 2014, tramite comunicazione all’apposito server Sistri della quantità e qualità dei rifiuti prodotti o trasportati, e l’invio della dichiarazione ambientale Mud entro la fine di aprile 2014.
Restano comunque sospese le sanzioni sul Sistri fino a fine anno, mentre restano vigenti quelle per il procedimento tradizionale.