
Uno scandalo enorme quello appena venuto alla luce del sole: incontri, scambi di mail, telefonate che avevano come unico obiettivo quello di creare allarme presso i pazienti sull’uso del farmaco Avastin nelle cure oftalmiche.
Secondo l’Antitrust, i due colossi mondiali del farmaco, Roche e Novartis, si sarebbero messi d’accordo per spartirsi i miliardi dalla vendita di due farmaci identici ma con nomi diversi (Avastin e Lucentis) e soprattutto con prezzi diversi.
Il danno causato è soprattutto quello per i malati seguiti a ruota da servizio sanitario pubblico e assicurazioni private.
Il principio attivo comune, avrebbe una funzione diversa per i due farmaci: con Avastin serve per la cura di alcuni tumori gravi, mentre con Lucentis serve per guarire dalla degenerazione maculare senile.
La cosa strana è che nonostante il farmaco sia lo stesso il prezzo dei due è decisamente diversto! Mentre una dose di Avastin ha un prezzo tra i 15 e gli 80 euro infatti, Lucentis costa più di 900 euro a dose!
Qui si cela l’inganno di Roche e Novartis che con tutta probabilità si sono messe d’accordo per assicurarsi la spartizione del mercato.
La Roche infatti, non ha mai registrato il farmaco per la cura della malattia agli occhi e incassava quindi alte royalties dalla Novartis per la commercializzazione del Lucentis.
Mentre, dal canto suo Novartis (che controlla oltre il 33% del capitale di Roche) ha continuato a incassare, oltre ai proventi dalle vendite, la propria quota di utili.
Alla luce di questi dati, l’Antitrust italiano ha sanzionato le due aziende con una multa esemplare: 180 milioni di euro.
Le due aziende respingono in maniera decisa le accuse relative a pratiche anti-concorrenziali e annunciano la presentazione del ricorso in appello dinanzi al Tar contro la decisione dell’Antitrust.