Dialisi: a casa è possibile per pochi

 

In Italia, la dialisi a casa è un privilegio per pochissimi malati, infatti su quasi 50 mila pazienti sotto trattamento di emodialisi, solo 4 mila possono beneficiare del servizio domiciliare.

Per tutti gli altri, il 91%, non c’è altra alternativa che recarsi nei presidi ospedalieri 3 volte a settimana, con disagi enormi e costi aggiuntivi per lo Stato.

Il Sistema Sanitario Nazionale, infatti, sborsa ogni anno oltre €200 milioni solo per le spese di trasporto.

Il problema risiede nel fatto che dei quasi mille centri dialisi italiani, quelli pubblici (solo 370) hanno le carte in regola per offrire al paziente la doppia opzione terapeutica (emodialisi e dialisi peritoneale).

Tra questi, soltanto 240 permettono di scegliere fra i due trattamenti, ma il 45% tratta meno di 10 pazienti in dialisi peritoneale. Ecco, dunque, che la percentuale di dializzati a domicilio è bassissimo rispetto agli standard nordeuropei.