
Reduce da un corso di formazione sulla “Disostruzione pediatrica” organizzato da Salvamento Academy volevo condividere alcune informazioni con quanti, genitori o no, si troveranno a leggere questo articolo.
Sapevate che in Italia sono circa cinquanta all’anno i bambini che muoiono soffocati?
Le cause di questi numeri, non sono da attribuire solo al cibo, ma anche a vari, piccoli oggetti apparentemente innocui che abbiamo in casa: pezzetti di materiale staccatisi da un giocattolo, una monetina trovata in mezzo ai cuscini del divano, forcine cadute dai capelli di qualcuno, tappi di bottiglia, ecc. ecc..
I cibi più pericolosi sono: i wurstel, le mozzarelle, le caramelle i chicchi d’uva e le noci.
Innanzitutto bisognerebbe non dare ai bambini cibi solidi prima che siano in grado di masticarli e deglutirli e non lasciare alla loro portata oggetti piccoli che potrebbero incuriosirli: bottoni, perline, spille, monete, giocattoli.
Buona pratica è quella di acquistare giocattoli a norma, adatti per l’età dei figli, controllando che non si possano smontare facilmente.

Se purtroppo, nonostante le precauzioni prese, dovesse capitare un incidente non fatevi prendere dal panico, chiamate subito i soccorsi e cominciate a effettuare le semplici manovre che vi elencherò qui di seguito.
Se il bambino ha più di tre anni sistematelo prono in avanti facendolo appoggiare sul vostro ginocchio con la testa verso il basso e dategli 5 colpi decisi con il palmo della mano sulla schiena, in zona centro-laterale.
Se il corpo estraneo non viene espulso, fate girare il bambino e praticategli la manovra di Heimlich in questo modo: sistemato un pugno sopra l’ombelico e circondatelo con l’altra mano. Spingete verso l’interno per aumentare la pressione interna al torace e facilitare l’espulsione. La sequenza di colpi alla schiena e manovre va ripetuta fino all’arrivo dei soccorsi.
Se avete dei dubbi sulla procedura restate al telefono con l’operatore del 118 che sarà ben lieto di darvi indicazioni precise sul da farsi
Nel caso in cui il bambino con cui avete a che fare è un lattante, bisogna intervenire modificando la posizione: il piccolo deve essere messo a faccia in giù a cavallo del braccio di un adulto. Se dopo i cinque colpi inter-scapolari non riprende fiato, deve essere girato con cautela e voi dovete continuare l’operazione praticandogli delle compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco.
I tempi di intervento sono fondamentali dopo due minuti senza ossigeno il cervello subisce i primi danni che diventano morte cerebrale dopo quattro minuti.
Per questo è importante saper effettuare queste semplici manovre che potrebbero aiutare il vostro bambino o quello di qualcun altro.
Insomma, niente panico e cominciate a studiare!
