
“Interrompere il riposo può essere dannoso quanto una notte passata senza dormire – spiega l’autore Avi Sadeh – può compromettere le facoltà cognitive, danneggiare l’attenzione e aumentare il malumore“.
Lo sanno bene i neo genitori, svegliati più volte nel cuore della notte dal pianto dei bambini.
Gli studiosi della Tel Aviv University’s School of Psychological Science hanno indagato sull’impatto dei risvegli notturni sulle loro vite. “Possono durare relativamente poco ma alterano il ritmo naturale del sonno e agiscono sulle emozioni che si provano durante il giorno, facendoci sentire di pessimo umore“.
Per ricreare quanto provato da mamma e papà, gli studiosi hanno fatto un esperimento disturbando il sonno di un gruppo di studenti, abituati a dormire otto ore a notte.
L’esperimento è stato quello di svegliarli più di quattro volte con una chiamata sul telefono,tenerli in piedi per circa 10-15 minuti chiedendogli di svolgere dei compiti al computer prima di riaddormentarsi.
La mattina dopo, molti di loro hanno trovato difficoltà a concentrarsi. “L’esperimento ha evidenziato una connessione con cattivo umore e problemi di attenzione già dopo una sola notte di interruzione del sonno”, spiega Avi Sadeh.
Con il passare del tempo, però, gli effetti negativi si accumulano. “In questo caso, a pagarne il prezzo più alto sono i genitori, che si svegliano dalle tre alle dieci volte a notte ogni mese oltre alla stanchezza e alle conseguenze fisiche, mamma e papà possono sentirsi in collera con i loro bambini e poi pentirsi dei loro sentimenti negativi”.
“Per 50 anni le ricerche hanno indagato gli effetti della privazione, ma hanno ignorato le conseguenze dei risvegli notturni, un fenomeno che chiunque può facilmente sperimentare nella propria vita“.
Così, se anche voi avete un bambino piccolo che vi tiene in attività durante la notte e non riuscite a riposarvi come un tempo non preoccupatevi! Non siete strani voi… La vostra reazione è del tutto normale!!