
Se è da poco concluso a Genova il Congresso Nazionale Highlights in Allergy and Respiratory Diseases che ha visto la partecipazione di oltre quattrocento specialisti e in occasione del quale sono emersi dati preoccupanti.
Negli ultimi anni infatti il numero di soggetti allergici alla polvere è cresciuto fino ad toccare una percentuale del 20% della popolazione totale.
La presenza degli animali domestici nelle case degli italiani poi, comporta un amento delle allergie relative (il 10% dei soggetti allergici deve il suo problema al pelo degli animali domestici).
Gli animali più pericolosi sono: il gatto seguito subito dopo da cavallo e coniglio.
Per chi, nonostante l’allergia, non può fare a meno di avere un cagnolino o un gatto esistono dei vaccini appositi anche se sarebbe preferibile evitare del tutto la convivenza.
«Spesso una persona non ci pensa perché è sempre stata abituata a convivere con gli animali domestici. Ma i problemi iniziano quando i sintomi diventano complicati, come rinite grave e asma, allora si richiede l’intervento di uno specialista. Ma potrebbero verificarsi anche casi da trattare con urgenza. È anche possibile che una persona non abbia sintomi per un lungo periodo della sua vita e poi questi si verifichino in maniera inaspettata e dirompente» è quello che ha dichiarato il prof. Giovanni Passalacqua del dipartimento di Medicina interna e Specialità mediche di Genova.