
Ormai, è noto, a impedire il tracollo completo del comparto dell’edilizia sono principalmente le agevolazioni fiscali concesse da parte dle governo. Se la crisi non è ancora passata, infatti, uno dei sintomi peggiori è certamente quello che vede ancora il settore del mattone battere la fiacca, con tanto di segni negativi e imprese costrette a chiudere quasi ogni giorno.
A questo proposito, il governo ha pensato, con svariati decreti e interventi legislativi negli ultimi mesi, si rendere più conveniente il ricorso a ristrutturazioni o l’apertura di nuovi cantieri, per mezzo di alcune misure volte a contenere gli esborsi. Si trata, in primo luogo, del bonus energetico sugli interventi di riqualificazione, così come il mantenimento dell’Iva agevolata per specifici interventi eseguiti da operatori certificati.
A questo proposito, è disponibile un nuovo volume che raggruppa tutte le possibilità di ottenere sconti nei lavori edili e, insieme, di accedere al riconoscimento dell’Iva con aliquota inferiore.
Il volume, in formato elettronico e disponibile a questo indirizzo, è aggiornato al recentissimo decreto Semplificazioni numero 175 dello scorso 21 novembre, e contiene tutte le opzioni attualmente attive per l’applicazione dell’Iva agevolata in edilizia e affini.
In proposito, l’opera è distinta in due sezioni per separate, che rispecchiano le aliquote Iva calmierate a cui operatori e clienti possono accedere per il tributo in forma ridotta.
La prima parte, che ricopre lo spettro dell’Iva al 4%, tratta gli argomenti dell’acquisto prima casa, degli appalti, dell’acquisto di beni per la costruzione e dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
La seconda sezione dell’ebook, invece, elenca e commenta le varie possibilità attraverso cui è possibile vedersi riconoscere il diritto di calcolo dell’Iva pari al 10%, specifica per interventi di manutenzione e ristrutturazione.
In entrambe le aree in cui è composto il volume, non mancano esempi pratici, tabelle riepilogative e riassunti operativi delle novità ora in vigore dopo gli ultimi interventi di legge.
Articolo pubblicato su www.leggioggi.it